La Casa dell’Anima è un luogo magico, che ti avvolge con la sua energia e dove puoi facilmente riaccendere la tua fiamma interiore.
È l’unico luogo sacro in Occidente ad essere consacrato secondo la tradizione spirituale africana e nel quale sia possibile entrare in contatto in maniera autentica con le sue pratiche.
Queste pratiche sono rituali antichi, profondi e anche molto potenti, che sono stati custoditi nel tempo e tramandati oralmente fino ai nostri giorni.
La storia di questo progetto risale a più di 30 anni fa, quando lo sciamano togolese Calixte Hountondji, ancora piccolo, ha appreso dal nonno la misteriosa grammatica della natura e ha deciso di condividere i benefici di questo patrimonio di conoscenze millenarie con tutte le persone, anche al di fuori dei confini del suo Paese (il Togo) e dell’Africa.
Questa ambizione lo ha portato a viaggiare per il mondo e a vivere per decenni in Italia, che considera il Paese più bello del mondo, dove ha portato e condiviso i colori e la gioia della spiritualità africana.
Tornato in Togo, vi ha fondato il centro spirituale Agbemò (“la via della vita”), aperto alle persone di tutto il mondo che vogliano fare esperienza diretta della cultura africana in un ambiente sereno e protetto.
Qui l’ho conosciuto e qui è nato, dopo numerosi viaggi e iniziazioni, il progetto di creare anche in Italia un centro fondato sulla condivisione e lo scambio di saperi profondi e universali.
Questo progetto ha preso forma nella Casa dell’Anima, che, proprio per questo legame con l’Africa, è un luogo con un’energia unica.
Tuttavia non si tratta di un centro di spiritualità prettamente africana, bensì di un luogo in cui la conoscenza africana rende possibile la riscoperta delle proprie radici autentiche e del profondo legame con la Natura e le sue forze elementali.
Il percorso che ha reso possibile portare queste pratiche in Italia è stato spinto da un fato e da un disegno superiore, per molti versi sconosciuto alle persone che in qualche modo vi hanno preso parte.
Il nome africano di questa Casa è Seliagbetò e significa: “è il fato che manifesta l’essere”.
In Africa il fato è qualcosa di positivo e può essere tradotto con la missione intima e profonda dell’Anima – ciò che rende una persona pienamente felice e realizzata, al di là dei suoi sforzi consapevoli di indirizzare la propria vita verso un obiettivo determinato dalla mente.
Nella maggior parte dei casi, quando nasciamo, non conosciamo il nostro fato, la nostra missione, e finiamo per seguire il destino collettivo, spegnendo in tal modo la nostra fiamma interiore.
Cercare di comprendere questo disegno, o di controllarlo, misurarlo, inquadrarlo, è tanto fallimentare quanto fonte di confusione e sofferenza, perché ci allontana da esso, dalla via che la nostra Anima ha scelto di percorrere e che, sola, può renderci felici e realizzati. Questa missione è troppo grande per essere vista tutta in una volta e si disvela giorno per giorno, man mano che si realizza.
Dobbiamo però sintonizzarci ed essere in grado di accoglierne i segnali. Per farlo, serve fede, quella fede istintiva che hanno gli animali e che noi umani, dediti al controllo, abbiamo perso.
Solamente ciò che è davvero in linea con la nostra missione, ciò che è scritto per noi, prima o dopo, si realizza. E quando si realizza, del tutto senza sforzo, senza nemmeno che ne siamo consapevoli, proviamo dentro di noi un’autentica gioia, più di quanto possano fare tutte le mete e gli obiettivi che ci diamo attraverso la mente.
Qualunque obiettivo della mente, anzi, è condizionato dai valori sociali e famigliari dell’ambiente geografico e culturale della persona (ciò che in Africa viene definito “destino collettivo”) e lo allontana dalla sua missione, spegnendone la fiamma interiore.